Il cliente diviene soggetto attivo, il quale, anche grazie all’interattività favorita dalle tecnologie digitali, può finanche partecipare direttamente al processo di marketing contribuendo alla specificazione del prodotto.
Si va consolidando dunque un nuovo ruolo per il marketing: di governo dell’interazione tra produzione e consumo, di attivazione di processi di apprendimento reciproco, di valorizzazione economica e competitiva della potenziale flessibilità attraverso una continua attività di matching tra varietà/variabilità offerta e varietà/variabilità domandata, di “co-determinazione”, mediante un processo di analisi, progettazione, selezione, della complessità produttiva e dei consumi.
L’impresa opera “dall’interno verso l’esterno”, ovvero promuove le proprie dinamiche competitive attraverso le strutture ed i processi organizzativi, i quali sviluppano nuovo capitale intellettuale che determinerà le strategie di successo.
Le esigenze di innovazione e cambiamento continuo pongono al centro di questo nuovo paradigma le risorse umane, le loro competenze, la motivazione a mettere al servizio delle finalità dell’impresa le qualità e le energie creative di cui dispongono.
Informazione, coinvolgimento, condivisione, responsabilizzazione, fiducia (in una parola empowerment della struttura), sono gli elementi che consentono di far funzionare al meglio la macchina organizzativa, rinnovando continuamente la produzione di conoscenza, soluzioni e flussi di soddisfazione per i clienti.
Da un punto di vista strutturale ciò significa procedere al decentramento, realizzare strutture snelle, articolare l’impresa in unità di business semi-autonome, operanti quanto più possibile secondo logiche market-like, di scambio e di cooperazione.
Infine, l’impresa oggi tende ad interpretare un ruolo più ampio, consapevole che il suo successo economico e sociale passa attraverso la soddisfazione di tutti gli stakeholder.
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